lunedì 18 aprile 2011

"CONTROLLATO CHE SI AUTOCONTROLLA" NON ALLUCINAZIONE MA REALTA’http://www.0564news.it/notizia.asp?idn=15886

Leggere i documenti è un mestiere difficile e faticoso e su questo fa conto chiunque voglia  nascondere i fatti, ma una cosa l’abbiamo accertata: NESSUNO, ripetiamo NESSUNO, controlla quel che  fa Scarlino Energia. Non lo controllava prima, come agli atti della Commissione d’Inchiesta Pubblica, non lo fa ora.
Per capire meglio: le emissioni al camino e le analisi vengono sì presentate, le prescrizioni e l’uso di centraline vengono sì ottemperate, ma NESSUNO, e tantomeno ARPAT, è disposto a certificare che i dati presentati siano reali  e veritieri.
Ci sono casi in cui, bontà sua, l'azienda si autodenuncia, non può farne a meno, visti i numerosi fermi dell'impianto certificati, fermi in cui la temperatura scende e il rilascio di diossina aumenta ed Arpat è costretta a presentare denuncia al NOE, i Sindaci ricevono (DOPO VARI GIORNI) la comunicazione ma niente fanno, passando allegramente sopra a ogni irregolarità.
Certo ,non c'è molto da aspettarsi da Sindaci, Presidenti di Provincia e assessori regionali che considerano l'impianto da inserire in quello che presentano in ogni occasione come “la chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti”, ribaltando in maniera  proditoria, arbitraria  e subdola le direttive europee.
Intanto i rifiuti vanno in discarica e NOI PAGHIAMO, poi andranno alle Strillaie (e noi pagheremo) e dalle Strillaie infine andranno a finire arrostiti (E NOI PAGHEREMO ANCORA), con le nano particelle, diossina e furani a far da contorno ai nostri cibi. Ci teniamo a sottolineare che i pagamenti sono sommati gli uni agli altri, quindi paghiamo 3 volte tanto, quel che potremmo pagare una volta sola,  a cui però dovremmo anche assommare le cure per le patologie legate alle industrie, che ovunque vengono sottolineate e certificati dagli specialisti.
TANT'E' che in altre parti della Toscana (felix?) si mobilitano su questi temi ampie categorie della popolazione, come in provincia di Pisa dove abbiamo visto un documento, con le firme di 165 medici, http://www.cgcrvaldera.it/index.php?mod=read&id=1298975141 , che hanno chiesto ai politici di fermarsi, di applicare il principio di precauzione, e non permettere la costruzione di un inceneritore.
A Follonica, Scarlino, Gavorrano, i Medici sembrano vivere beati il sogno del sole-mare-pineta e dimenticano le tante, troppe persone (12 le abbiamo contate solo a Pisa) sottoposte a chemioterapia, i malati tumorali anche giovanissimi (20/30 anni),e forse anche un giuramento professionale…vorremmo si svegliassero e ci aiutassero.
Provincia e Sindaci, ultimamente ci risulta in maniera ufficiosa, il 05.03.2011 si sono trovati per cominciare a mettere le basi dell'eventuale Agenzia di Monitoraggio.
Non abbiamo visto nessun comunicato. Magari ci è sfuggito... ma è strano.
L'impressione che abbiamo è che per l'ennesima volta ci ritroveremo di fronte ai soliti comunicati pieni di buone intenzioni nella forma, ma vuoti nella sostanza: come i dati accreditati, sbandieratissimi e certificatissimi che Arpat doveva controllare e non ci sono, o come le certificazioni di Scarlino Energia firmate, NON da un tecnico specializzato, ma dall'Amministratore Delegato e da un pensionato (dal lontano 2007).
Sappiano i nostri amministratori che questa volta non vogliamo farci scippare l'Agenzia di Monitoraggio e che le richieste saranno precise da subito, anzi da prima, è già definito infatti un documento protocollo sui controlli che presto sarà presentato alla stampa.
E non solo: ogni Sindaco eletto o candidato sarà interpellato e sostenuto solo a patto che richieda a SE, all'Agenzia e quindi alla Provincia, che i controlli siano affidati al pubblico, siano rigorosi e siano i più affidabili tra quelli che la tecnologia consente. Probabilmente saranno costosi, ma la nostra salute ci è molto più cara dei profitti di Scarlino Energia.
Ma se non lo fosse anche per loro, ce lo dicano pure, noi cittadini sapremo trarne le conseguenze.

Clementina PilusoUbaldo GiardelliCircolo dei Verdi di Scarlino

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